venerdì 1 maggio 2009

Liquidazioni ..


Ai primi di Marzo, almeno dal Tribunale (Penale), Corte di Appello e dalla Procura di Roma, cominciavano a pervenire attraverso la Banca d'Italia i bonifici relativi a fatture emesse da Periti, Interpreti e Traduttori dopo il 1° Gennaio 2009.
I fondi resi disponibili dall'amministrazione della Giustizia sono infatti destinati alle prime necessità dell'anno in corso, tralasciando i pagamenti ancora in sospeso degli anni precedenti, in particolare quelli del 2008.
Stiamo parlando, si ripete, del pagamento di fatture emesse in seguito ai decreti di liquidazione del Giudice o del Pubblico Ministero, a carico dell'Erario, e non di decreti di liquidazione che debbono ancora essere emessi dal Giudice o dal Magistrato.
Solo tra Procura, Tribunale e Corte di Appello di Roma si parla di pagamenti in sospeso, relativi al 2008 o ad anni precedenti, per un importo che si aggirerebbe sui quaranta milioni di euro. Numeri affidabili si hanno però solo dalla Procura, che attende i fondi per procedere al pagamento di fatture regolarmente emesse nel 2008 per dodici milioni e mezzo di euro.
Ad oggi non si ha alcuna notizia ufficiale, e nemmeno alcuna dichiarazione formale oltre al "non ci sono i soldi", sul quando e come le spettanze verranno onorate. Si può registrare la sola voce insistente che parla (senza alcun riscontro plausibile, si ripete) del mese di Giugno.
Non è certo fuor di luogo ricordare che la Direttiva 2000/35/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 29 giugno 2000, relativa alla lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali, in Italia è stata implementata escludendo esplicitamente la Pubblica Amministrazione. Tale esclusione non esiste in Francia, ove vale il termine massimo di trenta giorni, termine che in Gran Bretagna è stato portato da alcune settimane addirittura ad otto giorni.
Gli extracomunitari siamo noi.

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